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Cosa vi possiamo offrire

Proponiamo servizi, prodotti e soluzioni integrate per il risparmio e l’efficienza energetica, con particolare orientamento verso le fonti di energia rinnovabile attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, garantendo al Cliente servizi a valore aggiunto.

La realizzazione di un impianto fotovoltaico è una scelta eticamente responsabile, poiché rispetta l’ambiente e contribuisce a ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali, come gas naturale e petrolio.

Grazie agli ottimi rapporti che abbiamo con i principali fornitori mondiali di moduli fotovoltaici, usufruiamo di disponibilità di pannelli difficilmente raggiungibili da altri operatori nazionali del settore.

Questo elemento è molto importante, visto che nei prossimi anni si prevede una carenza di moduli sul mercato a causa dell’altissima domanda proveniente da molti paesi – soprattutto Germania, Spagna, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti… – che difficilmente riuscirà ad essere soddisfatta dai fornitori di moduli a causa delle difficoltà esistenti nel reperire la materia prima dei moduli fotovoltaici, ovvero il silicio di purezza adeguata.

Solartech Energy seleziona attentamente i materiali degli impianti offerti, nella consapevolezza che l’adozione di prodotti di qualità è una condizione necessaria per ottenere prestazioni soddisfacenti dal proprio impianto.

L'energia proveniente dai raggi solari è la maggiore fonte di energia del pianeta: la potenza dell'energia solare che investe la Terra è di circa 90 milioni di GW (per fare un confronto, l'intera potenza elettrica consumata in Italia al 2010 è stata di 346.223 GW).
L'energia solare può essere sfruttata per produrre energia elettrica attraverso la tecnologia fotovoltaica

Come funziona un impianto fotovoltaico?

La tecnologia fotovoltaica permette di trasformare l'energia solare incidente sulla superficie terrestre direttamente in energia elettrica, sfruttando le proprietà del silicio, un materiale semiconduttore molto usato in tutti i dispositivi elettronici.

I principali vantaggi degli impianti fotovoltaici sono:

  • assenza di qualsiasi tipo d’emissione inquinante; risparmio dei combustibili fossili
  • estrema affidabilità poiché non esistono parti in movimento: vita utile superiore a 25 anni
  • costi di manutenzione ridotti al minimo
  • modularità del sistema: per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli

Gli svantaggi sono rappresentati da:

  • variabilità ed incertezza della fonte energetica, ovvero l'irraggiamento solare
  • elevata superficie occupata rispetto alla potenza installata
  • elevato costo iniziale degli impianti

Le principali applicazioni dei sistemi fotovoltaici sono costituite da:

  • impianti per utenze collegate alla rete in bassa tensione
  • impianti per utenze isolate dalla rete che prevedono l’utilizzo di batterie, come rifugi, pozzi, sistemi di segnalazione stradale e navale, eccetera
  • centrali fotovoltaiche, generalmente collegate alla rete in media tensione
  • piccole reti isolate per l’alimentazione di villaggi di limitata estensione non raggiunti dalla rete elettrica

La produzione elettrica annua di un impianto fotovoltaico varia in funzione dei seguenti parametri:

  • la radiazione solare annuale del luogo di installazione
  • l’orientamento del campo fotovoltaico (massimo rendimento a sud)
  • l’angolo di inclinazione dell'impianto, le eventuali ombre e l’albedo (riflessioni)
  • le prestazioni tecniche dell’impianto (moduli fotovoltaici, inverter e altri componenti)
  • le condizioni operative dei moduli (all’aumentare della temperatura di funzionamento diminuisce l’energia prodotta)

La potenza di picco di un impianto fotovoltaico si esprime in kWp (chilowatt di picco), cioè la potenza teorica massima che l’impianto può produrre nelle condizioni standard di insolazione e temperatura dei moduli (1000 W/m2 e 25°C - STC).

La tecnologia

Nel complesso gli impianti fotovoltaici sono costituiti da una serie di componenti impiantistici di elevato valore tecnologico, costituiti da:

  • moduli fotovoltaici: sono i pannelli che ospitano le celle fotovoltaiche di silicio (monocristallino, policristallino o amorfo). Ogni modulo converte l'energia solare incidente in energia elettrica in corrente continua; generalmente il pannello ha una potenza compresa tra 80 e 300 Watt ed occupa una superficie inferiore a 1,5 mq con un peso circa 15 - 18 kg.
  • strutture di sostegno: sono le strutture che sorreggono i moduli. Possono essere in acciaio zincato a caldo, in alluminio o altro materiale similare, e vengono vincolate sulla superficie di installazione mediante degli ancoraggi o dei basamenti.
  • inverter: è un dispositivo elettronico che consente di trasformare l'energia elettrica prodotta dai moduli (corrente continua) in una forma adatta alle esigenze delle apparecchiature elettriche e della rete (corrente alternata con frequenza di 50 Hz). Normalmente gli inverter incorporano dei dispositivi di protezione e interfaccia che determinano lo spegnimento dell'impianto in caso di black-out o di disturbi della rete.
  • sistema di controllo:è il dispositivo elettronico che comunica con l’inverter e con eventuali sensori accessori (casette di parallelo stringhe, misure meteorologiche ed elettriche). Grazie a questa apparecchiatura è possibile controllare il funzionamento dell’impianto, registrare le misure su un PC e visualizzare alcune grandezze caratteristiche su monitor. Le applicazioni consentono anche generalmente di inviare dati e l’eventuale presenza di guasti via SMS o internet.
  • misuratori di energia: sono degli apparati che vengono installati sulle linee elettriche: servono a misurare l'energia consumata e prodotta.
  • quadri elettrici e cablaggi: sono i quadri, cavi, interruttori ed eventuali ulteriori dispositivi di protezione; questi componenti elettrici permettono all’impianto di funzionare in maniera corretta.

 

Gli incentivi

Il DM 5 luglio 2012 classifica gli impianti fotovoltaici prevedendo la distinzione tariffaria tra due tipologie di intervento:

  • gli impianti fotovoltaici “sugli edifici”, installati in conformità alle modalità di posizionamento indicate nell’Allegato 2 del Decreto come specificate nell’Appendice C delle Regole Applicative;
  • gli “altri impianti fotovoltaici”, ovvero tutti gli impianti fotovoltaici che non ricadono nella precedente tipologia, inclusi gli impianti a terra.

Il Decreto stabilisce che gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW i cui soggetti pubblici responsabili siano Enti locali (definiti dall’art.2, comma 1 e 2 del D.lgs n.267/2000) rientrano nella tipologia degli impianti “su edifici”, indipendentemente dalle effettive caratteristiche d’installazione degli impianti.

Le tariffe per l’anno 2012  stabilite dal Quinto Conto Energia per gli impianti fotovoltaici sono riportate nella Tabella 

Requisiti dei soggetti e degli impianti 

Possono beneficiare delle tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici previste dal DM 5 luglio 2012 le persone fisiche, le persone giuridiche, i soggetti pubblici e i condomini di unità immobiliari o di edifici.

Per accedere agli incentivi gli impianti fotovoltaici devono, tra l’altro, rispettare i requisiti indicati nell’art. 7 del DM 5 luglio 2012 e specificati nelle Regole Applicative per l’iscrizione ai Registri e per il riconoscimento delle tariffe incentivanti.

Il Soggetto Responsabile di impianti fotovoltaici deve allegare alla richiesta di accesso agli incentivi anche un certificato, rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, che attesti che i moduli utilizzati godono, per almeno dieci anni, di garanzia di prodotto contro difetti di fabbricazione (Allegato 2, comma 4, lettera b) Decreto legislativo n. 28 del 2011).

Il Soggetto Responsabile è, inoltre, tenuto a trasmettere al GSE:

  • un attestato di adesione del produttore dei moduli fotovoltaici a un sistema o consorzio che garantisca la completa gestione a fine vita dei moduli fotovoltaici per i quali si richiede l’accesso alle tariffe del Conto Energia;
  • il Certificato rilasciato all’azienda produttrice dei moduli che attesti la conformità ai requisiti delle normative ISO 9001:2008 (Sistema di gestione della qualità), OHSAS 18001 (Sistema di gestione della salute e sicurezza del lavoro) e ISO 14000 (Sistema di gestione ambientale);Il Certificato di ispezione di fabbrica relativo ai moduli fotovoltaici, rilasciato da un organismo di certificazione accreditato, a verifica del rispetto della qualità del processo produttivo e dei materiali utilizzati, in riferimento alle norme CEI EN 61215 o 61646 per gli impianti fotovoltaici e fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative  o CEI EN 62108 per gli impianti a concentrazione. Il Certificato di ispezione di fabbrica deve essere trasmesso dai Soggetti Responsabili al GSE anche per i gruppi di conversione (inverter).
  • Per gli impianti “su edifici” è, inoltre, necessario – per richiedere l’accesso alle tariffe incentivanti e per l’attribuzione di criteri di priorità nella graduatoria degli impianti fotovoltaici – che l’edificio sul quale è installato l’impianto fotovoltaico sia dotato di un attestato di certificazione energetica in corso di validità.

Accesso ai meccanismi di incentivazione

Possono accedere direttamente alle tariffe incentivanti gli impianti fotovoltaici che rispettano le seguenti caratteristiche:

  1. impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
  2. impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 12 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW;
  3. impianti fotovoltaici realizzati da Amministrazioni pubbliche mediante svolgimento di procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€;
  4. Impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW e non superiore a 20 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al Registro

L'effetto fotovoltaico

 

Le celle fotovoltaiche sono costituite da un materiale semiconduttore, solitamente il silicio, che viene drogato per separare le cariche elettriche positive e negative generate dai fotoni.

Le celle sono collegate in serie fino a formare i moduli, che sono a loro volta connessi tra loro per ottenere tensioni sufficientemente elevate.

Quando i fotoni colpiscono la superficie del materiale semiconduttore trasferiscono la loro energia agli elettroni del semiconduttore. Questi ultimi, a loro volta, si mettono in moto creando corrente elettrica. La corrente così ottenuta è proporzionale alla quantità di luce ricevuta.

Grazie a un dispositivo elettrico (inverter), la corrente continua viene convertita in corrente alternata, per essere adeguata ad essere immessa nella rete pubblica di distribuzione.

Le diverse tecnologie dei pannelli fotovoltaici

Una cella fotovoltaica è costituita da uno o due strati di materiale semiconduttore. Il silicio, l'elemento più abbondante sulla terra dopo l'ossigeno, è il semiconduttore utilizzato più frequentemente.

Le celle di silicio cristallino si ottengono tagliando a fette sottili un singolo cristallo di silicio (cella monocristallina) o un blocco di cristalli di silicio (cella policristallina).

La tecnologia a film sottile consiste nel depositare strati molto sottili di materiale fotosensibile su un supporto a basso costo come il vetro, l’acciaio inossidabile o la plastica (modulo a film sottile).

Una tecnologia altamente riciclabile.

  • La maggior parte dei materiali possono essere riciclati, attraverso la raccolta di pannelli solari alla fine della loro vita utile.

Moduli Ata Efficenza Panasonic HIT

EFFICIENZA: I moduli Panasonic HIT combinano un wafer sottile monocristallino con uno strato ultrasottile di silicio amorfo.

Raggiungono così un rendimento del 28%* maggiore rispetto alla media di mercato. Ciò significa che si produce una maggiore quantità di energia utilizzando una minore superficie di tetto e dunque anche che si possono risparmiare materiale e tempo di lavoro in sede di installazione.

AFFIDABILITA': Su 3,121,519 milioni di moduli consegnati solo in Europa ne sono stati reclamati meno di 71 (dato aggiornato al avrile 2012). Panasonic è fiera di questo numero estremamente basso, che conferma l’elevata qualità dei prodotti e vi garantisce massima sicurezza per il vostro investimento a lungo termine.  Per assicurare il vostro investimento in un impianto solare Panasonic, vi offriamo una garanzia limitata per i nostri moduli: 10 anni per i difetti dei materiali e di lavorazione, 25 anni sulla produttività costante del vostro impianto. La garanzia copre il 100% della potenza nominale (tenendo conto delle tolleranze). 

TECNOLOGIA HIT: La tecnologia HIT - Heterojunction with Intrinsic Thin Layer - è uno sviluppo avanguardistico interno di Panasonic. Le nostre celle solari HIT constano di un sottile wafer monocristallino rivestito di silicio amorfo (non cristallino) ultrasottile. Riduzione della perdita per radiazione che si verifica di sovente nelle celle solari e conseguente aumento della prestazione.

Il vantaggio di questa tecnologia sta nell’utilizzo di silicio amorfo e monocristallino, che permette di ottenere un maggiore rendimento.

 


 

Impianto Fotovoltaico

Domanda e Risposta

1. Tecnica
1.1.Che cosa è un impianto fotovoltaico e da che cosa è composto?
Un impianto Fv trasforma direttamente l’energia solare in energia elettrica. Si compone essenzialmente di moduli o pannelli fotovoltaici, inverter, quadri elettrici e cavi di collegamento. I moduli sono costituiti in materiale semiconduttore, quali il silicio cristallino (mono e poli), il più utilizzato. Possono essere connessi alla rete elettrica di distribuzione  detti anche grid connected o direttamente a utenze isolate, che si definiscono stand – alone.
1.2.Quante tipologie d’impianto esistono?
Gli impianti si possono fare a terrazzo, parzialmente integrato a falda complanare, integrato sulla copertura del tetto, a pensilina o misto.
1.3.Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?
Indicativamente un valore medio va dai 7 mq/kW per potenza nominale installata per gli impianti piani (complanari alla falda) che sale per gli impianti con i pannelli inclinati  che risentono fortemente del mutuo ombreggiamento e possono arrivare ad occupare fino ai 20 mq/kWp.
1.4.Dove si può installare un impianto fotovoltaico? E si può fare anche per un appartamento o un’abitazione privata?
I moduli possono essere messi su qualsiasi pertinenza di un immobile: il tetto, la facciata, il terrazzo. E io posso realizzare un impianto anche per un appartamento presente all’interno di un condominio, sul terrazzo dell’alloggio ad esempio se ho spazio sufficiente.
1.5.Che cosa s’intende per il rifacimento o l’ampliamento di un impianto fotovoltaico esistente?
Il primo è un intervento eseguito su un impianto entrato in esercizio da almeno due anni e consiste in un incremento della potenza nominale  dell’impianto. Il secondo è un intervento su un impianto entrato in esercizio da almeno 20anni ed è finalizzato alla sostituzione di parte dei suoi componenti.
1.6.Si può fare un impianto fotovoltaico per sostituire una copertura del tetto?
Certamente, inoltre il decreto del 24 agosto 2010 dispone per il 2010 – 2011 prevede un premio di produzione  maggiorato del 5% qualora l’intervento di realizzazione di un impianto fotovoltaico venga fatto contestualmente alla bonifica delle coperture di amianto.
1.7.E’ necessario essere proprietario dell’immobile su cui voglio fare l’impianto fotovoltaico? E se si possiede più immobili è possibile fare più di un impianto?
Sì è necessario esserlo, e non c’è un limite al numero di impianti che è possibile fare se si vuole  anche uno su ciascun immobile in proprietà.
 
2. Prestazione
2.1.Quanta elettricità produce un impianto? E come la si misura?
La produzione di energia dell’ impianto è misurata in kW all’ora in un anno. Prendendo ad esempio un impianto di 1 kWp di potenza nominale avente  esposizione e ombreggiamento ottimali, questo  produce tra i 1.000 e i 1100 kWh/anno al nord Italia, tra i 1200 e i 1300 kWh/anno al centro e tra i 1400 e i 1500 kWh/anno al Sud Italia. Teniamo conto che il consumo medio annuo di una famiglia è pari a circa 3000 kWh/anno, per soddisfare questo tipo di fabbisogno energetico è necessario un impianto che va dai 2 ai 3 kWp.
2.2.Che cosa è la potenza nominale di picco dell’impianto e in funzione di che cosa la si determina, dipende dal contatore? Esiste un limite massimo per il singolo impianto?
E’ la potenza elettrica dell’impianto determinata dalla somma delle singole potenze nominali di ciascun  modulo che lo compone.  No, non esiste un limite massimo, soltanto uno minimo che è di 1 kWp.
2.3.Che cosa è, e da che cosa dipende la prestazione energetica di un impianto fotovoltaico?
In linea di massima è una misura diretta della sua produzione (kWh/anno) e della sua producibilità (kwh/anno/kWp). Un impianto produce più energia più è corretto il suo dimensionamento e alta la prestazione dei materiali  che sono stati utilizzati e che lo compongono. Teniamo conto che la progettazione dell’impianto deve essere stimata tenendo conto del naturale abbattimento del rendimento energetico di un impianto che è stimato del 20%, dopo 20 anni. (0,8 – 1 % annuo).
Per i  moduli sono fondamentali l’efficienza energetica, la producibilità, la tolleranza, la presenza di una certificazione di filiera e gli anni di garanzia. Per gli inverter indubbiamente il grado di rendimento effettivo che è una percentuale del suo rendimento nominale dichiarato. Nelle strutture è fondamentale ad esempio il grado di tenuta al carico e agli agenti atmosferici. Mentre nel cavo solare è opportuno verificare un grado elevato d’impermeabilità.
2.4.Con l’impianto è possibile coprire l’intero fabbisogno energetico?
Si, dal momento che non ci sono limiti massimi di potenza nominale di picco dell’impianto è possibile determinarlo in funzione di tutte le esigenze specifiche.
2.5.E’ possibile realizzare un impianto che produca in eccesso rispetto ai miei consumi per venderne la differenza?
Tutti i soggetti titolari di una partita IVA possono vendere l’energia prodotta dal loro  impianto. Questa specifica modalità di contratto  si chiama  vendita al netto dei consumi. Io posso decidere di vendere l’energia che ho prodotto al GSE per immetterla in rete tramite il ritiro dedicato al prezzo che stabilisce il GSE o altrimenti decidere di mettermi sul mercato regolato dall’AEEG Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e quotarmi nella Borsa Elettrica e il prezzo è quello del mercato elettrico (sancito in classi per fascia di produzione, orario etc…). 
2.6.Come si può controllare la produzione dell’ impianto fv?
Esistono dei dispositivi opzionali specifici che se installati  permettono di monitorare 24 h su 24 il funzionamento dell’impianto, o attraverso un portale web dedicato o attraverso lo schermo di un dispositivo che è possibile posizionare all’interno dei locali di uso più frequente.
2.7.Cosa  succede nei casi in cui viene sospesa la fornitura di energia elettrica dalla rete nazionale, cosa si deve fare?
Quando ci sono delle interruzioni nella fornitura di energia elettrica dalla rete esistono dei dispositivi che mediante batterie di accumulo  garantiscono che l’approvvigionamento elettrico dell’ impianto elettrico di casa o d’impresa venga assicurato anche in assenza della produzione dell’impianto fv.
2.8.Quanti anni può durare l’ impianto fotovoltaico e di quale manutenzione ha bisogno?
Dipende dalla durata dei moduli che sono la componente principale, generalmente la durata è superiore ai 20anni e viene definita sulla carta a 25 anni.
2.9.Perché gli impianti Powersun convengono?
I nostri impianti hanno dimostrato una producibilità reale che è più alta dal 2 al  9% di quella stimata in sede di progettazione, per cui hanno dimostrato delle prestazioni più elevate di quelle preventivate in contratto con il cliente.
 
AMMINISTRAZIONE
3. Che cos'è il conto energia?
3.1.Che cosa è il  conto energia? E come funziona?
E’ un meccanismo di incentivazione che remunera l’energia elettrica prodotta da un impianto per un certo numero di anni ed è comunemente chiamato conto energia. Il privato proprietario dell’impianto fv percepisce una somma ogni mese per i 20 anni di vita dell’impianto. Condizioni indispensabili è che questo sia connesso alla rete elettrica e che sia superiore a 1 kWp di potenza nominale.
3.2.Quali sono le principali novità introdotte dal nuovo conto energia che entrerà in vigore nel 2011? (D.p.r. 24 agosto 2010)
Per tutti gli impianti installati, ma non connessi entro il 31 dicembre 2010 è prevista la possibilità di connessione entro i primi sei mesi del 2011 mantenendo le tariffe precedenti (con attestata installazione e invio del preventivo di connessione all’Enel o altri). Le tariffe vedranno una decurtazione del 6% scaglionato in quattro mesi sino alla fine del 2011 per poi un solo 6% per gli anni successivi. Il GSE permetterà l’inoltro delle pratiche entro 90 gg in luogo di 60 e garantirà l’erogazione della tariffa entro un limite massimo che non ha ancora definito ufficialmente.
Il decreto poi premia in modo particolare  gli impianti fotovoltaici abbinati a un uso efficiente dell’energia (in presenza di una certificazione energetica e di interventi architettonici sull’involucro dell’edificio  o altrove volti a migliorarne la prestazione energetica dell’edificio e di una successiva certificazione dopo tali interventi e dopo la realizzazione dell’impianto) con un premio aggiuntivo pari alla metà della riduzione del fabbisogno di energia conseguita con tali interventi; gli impianti realizzati in zone industriali, commerciali, cave esaurite, discariche o siti contaminati come ad esempio l’amianto (che necessitano di sostituzione a partire dal 2012) con un incremento della tariffa del 5%.  Il decreto introduce misure specifiche per le tariffe per gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative (con componenti destinati a sostituire o integrare elementi architettonici dell’edificio) e per i sistemi con profilo di scambio prevedibile, che sono incrementate del 5%  (ad es. i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline), per gli impianti fotovoltaici a concentrazione e per gli impianti con innovazione tecnologica (il cui contenuto definizione di innovazione e di premio specifico saranno definito con successivo provvedimento).
3.3.Chi è il GSE e che ruolo ha? E il Comune? E l’ Ente fornitore dell’energia elettrica?
Il GSE è il Gestore dei Servizi Energetici ed è l’Ente preposto al riconoscimento dell’incentivo di produzione (premio di produzione, contributo conto scambio e vendita al netto dei consumi) è l’ente preposto al controllo su tutti gli impianti realizzati per tramite di un registro nazionale degli impianti. Il Comune è l’ente responsabile per l’istruttoria eventuale di Valutazione di impatto paesaggistico o VIP  e l’ente fornitore dell’energia elettrica è l’utility che mi fornisce l’energia elettrica tramite la rete di distribuzione nazionale ed è il soggetto titolare dell’allacciamento del mio impianto alla rete con il posizionamenti dei contatori di scambio e di produzione.
3.4.Chi può beneficiare dell’incentivazione statale/premio di produzione del conto energia?
Le persone fisiche, giuridiche, i soggetti pubblici e i condomini di unità abitative e/o di edifici.
3.5.Dopo quanto tempo sono riconosciuti gli incentivi rispetto all’installazione?
Gli incentivi vengono erogati dopo l’allacciamento dell’impianto alla rete elettrica e la chiusura della procedura di registrazione dell’impianto con il GSE. Decorrono grosso modo 5 – 6 mesi dalla data di avvio della pratica con il GSE.
3.6.Dopo quanto tempo si riceve il primo bonifico dal GSE? Con quale scadenza vengono effettuati i pagamenti e dove si ricevono?
Il GSE dispone il primo pagamento a partire da  2 – 3 mesi dalla firma della convenzione.E dispone il pagamento delle tariffe con valuta l’ultimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento delle misure sul contatore di produzione del mio impianto (e che posso verificare in ogni momento sul portale del GSE tramite la mia autenticazione diretta con password). Il bonifico viene fatto ogni due mesi.
3.7.Il contributo è soggetto a IVA o a tassazione diretta e deve essere fatturato?
Non è soggetto a IVA ma è soggetto a tassazione diretta soltanto quando l’impianto viene utilizzato nell’ambito di un’attività d’impresa (e l’entità del contributo dipende dal tipo di forma giuridica dell’impresa). Il contributo non deve essere fatturato.
3.8.L’incentivo è cumulabile con altri incentivi?
Le tariffe incentivanti non son cumulabili con i certificati verdi, la richiesta di detrazione fiscale, i titoli di efficienza energetica e altri incentivi di natura nazionale. Mentre sono cumulabili con incentivi pubblici di natura regionale, locale o comunitaria.
 
4. Le pratiche 
4.1.Dopo l’installazione devo continuare a pagare la bolletta della luce? E quanto pagherò?
Si, dopo l’installazione continuerò a pagare la bolletta. Pagherò l’ammontare dei prelievi avvenuti al di fuori degli orari di produzione dell’impianto (sera/notte) o quando il prelievo supera la produzione dell’impianto.
4.2.Che cosa devo fare per ricevere l’incentivo statale/premio di produzione ?
Devo fare le pratiche amministrative per l’allacciamento dell’impianto alla rete elettrica di distribuzione, per il posizionamento dei contatori e con il GSE per il riconoscimento della tariffa incentivante e per la registrazione del mio impianto.
4.3.E se si volesse vendere l’energia prodotta che cosa è necessario fare?
Si deve una procedura specifica sia per registrare l’ impianto in regime di ritiro dedicato che per la vendita al netto dei consumi per i quali è possibile farsi aiutare da un esperto che si incarichi di effettuare le pratiche amministrative necessarie.
4.4.Chi  allaccia l’impianto alla rete elettrica?
E’ il proprio fornitore di energia elettrica che deve allacciare l’ impianto alla rete elettrica e i contatori di scambio e di produzione alla rete (vedi Enel, Acea, Sorgenia etc….). Per cui si deve inoltrare la richiesta alla sua attenzione.
4.5.E’ possibile ricorrere all’aiuto di un esperto per la compilazione e l’invio delle comunicazioni?
Certamente, ci sono professionisti e società che si incaricano dell’ istruttoria di tutte le pratiche necessarie con il GSE, Comune etc….
4.6.Chi effettua le letture dell’energia prodotta?
La lettura dell’energia prodotta dall’ impianto è possibile farla personalmente attraverso la consultazione del portale del GSE o tramite la lettura dei dispositivi opzionali di controllo del rendimento energetico da remoto dell’ impianto installato. (scheda web o altro).

FINANZA
5. Rendita e guadagno
5.1.Quanto può costare indicativamente un impianto da 3 KWp?
Indicativamente può oscillare dai 9.000 ai 14.000 € e
5.2.E di manutenzione quanto mi costa?
Non ha costi specifici di manutenzione.
5.3.In quanto tempo recupero il capitale investito? Punto di pareggio
Si può stimare un tempo di ritorno del capitale investito che va da un minimo di 5 anni a un massimo di 8 anni.
5.4.A quanto ammonta il mio guadagno con l’impianto? 
Il guadagno, inteso come il ricavo al netto del costo per la realizzazione dell’impianto e dei costi operativi, per un intervento per un  impianto da circa 3 kWp è di 24.621,00 €.
5.5.Quale è la rendita economica del mio impianto fotovoltaico?
La rendita di un impianto in linea teorica corrisponde alla somma del premio per la produzione riconosciuto dal GSE, più il contributo conto scambio, più il mancato acquisto dal mio fornitore di energia elettrica. Questa rendita si somma al netto del ricavato dalla vendita dell’energia, nel caso in cui si scelga questo regime. Tanto più l’energia prodotta e immessa in rete corrisponde all’energia prelevata tanto più è alto il tasso di rendimento del capitale investito.
5.6.Posso acquistarlo attraverso una locazione finanziaria/finanziamento? Che interessi pago?
Certamente e posso avere finanziamenti al 100% del capitale. Gli interessi da pagare nel rateo sono del  6,75 % per il finanziamento a tasso fisso o il  5,80 % per il finanziamento a tasso variabile.
5.7.Quali sono il ROI ritorno sull’investimento e il TIR tasso interno di rendimento  per il capitale che ho investito nel mio impianto fotovoltaico?
Ovviamente dipende dalle finalità per le quali ho fatto l’impianto se per l’autoconsumo o la vendita. Nel primo caso ho un ritorno d’investimento maggiore che nel secondo. Ad esempio per un’utenza che realizza il suo impianto in regime di scambio sul posto e quindi per l’autoconsumo ho in 20 anni un ROI sul capitale investito  del 21,03% e un tasso interno di rendimento del 19,47%, (senza finanziamento) che scenderebbero nel caso della sola vendita il primo  al 17,80% in 20 anni e il secondo al 15,24% (senza finanziamento).
5.8.Quali fattori sono importanti nella lettura e comprensione di un preventivo?
All’interno di un preventivo è essenziale capire il suo rendimento energetico che è una misura del suo rendimento finanziario ed è dettato principalmente oltreché dal dimensionamento generale dell’impianto dalle prestazioni dei materiali di cui si compone per cui è essenziale comprendere anche le caratteristiche tecniche dei materiali dell’impianto. Ad esempio per i moduli l’efficienza energetica è espressa in percentuale per metro quadro e il rendimento dipende dal rapporto tra i kWh prodotti e la loro potenza teorica nominale espressa in kWp (generalmente anche la presenza di una certificazione di filiera unitamente a una garanzia offerta sono espressione di qualità del materiale). Inoltre è necessario comprendere il grado di tolleranza dei moduli che è una misura dello scostamento rispetto alla potenza nominale dichiarata per gli stessi. Per gli inverter posso leggere il loro rendimento effettivo che è sempre una misura percentuale del loro rendimento nominale espresso in Watt. Per le strutture invece è fondamentale il grado di tenuta al carico e per il cavo solare il suo grado di permeabilità.

 

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